Nuovi documenti su Marinotti negli archivi internazionali

13 NOVEMBRE 2016

A cinquant’anni dalla scomparsa di Franco Marinotti, il “fondatore” di Torviscosa, emergono dagli archivi internazionali importanti documenti sulle attività e sulla personalità di questo personaggio.

Particolarmente ricco di documentazione è il NARA, l’archivio nazionale degli Stati Uniti, che conserva i documenti dell’Office of Strategic Service (OSS), il precursore della CIA attivo fino al 1946. Il fondo, che è interessante anche per capire il contesto storico internazionale durante il periodo della RSI, contiene una vasta documentazione sulla SNIA, su Marinotti e su Torviscosa, allora sede di uno dei più importanti stabilimenti della SNIA Viscosa in Italia dove si produceva cellulosa utilizzabile anche a fini bellici. Di grande interesse per delineare la figura di Marinotti sono i documenti che riguardano la sua attività in Svizzera, dove si era rifugiato nel 1944, e le circostanze del suo rientro in Italia alla fine della guerra. Su di lui pesavano allora l’accusa di aver aderito al fascismo e da parte dei servizi segreti americani anche fondati sospetti di suoi traffici con i tedeschi. I documenti dell’OSS rivelano un intervento in favore del rientro in Italia di Marinotti da parte dell’azienda inglese Courtaulds, azionista della SNIA Viscosa, in cambio del controllo del pacchetto di maggioranza della SNIA.

In qualità di presidente della SNIA Viscosa, Marinotti aveva contatti e legami con grandi personalità del mondo dell’industria, ma anche della politica internazionale. L’archivio nazionale inglese conserva per esempio il documento con cui l’ambasciatore inglese a Madrid nell’ottobre 1942 informa il proprio Ministero degli Esteri di una visita di Marinotti a Francisco Franco, finalizzata a caldeggiare la ricerca di una possibile soluzione di pace tra gli Alleati e l’Asse. Di pochi anni successiva è la minuziosa descrizione della visita a Torviscosa dell’ambasciatore inglese in Italia, che contiene anche opinioni e impressioni personali sul conto di Marinotti.

La documentazione dell’Archivio di Stato di Roma, infine, rivela la costante attenzione della polizia politica fascista sul personaggio, sulle sue attività industriali e sul suo ruolo pubblico.

I documenti ritrovati negli archivi nazionali inglese, italiano e statunitense e alla Beinecke Library dell’Università Yale saranno in mostra al CID nell’esposizione che sarà pronta per la prossima primavera.

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